Sentenza della Corte di giustizia del 10 aprile 2025, causa C-607/21, Stato belga

Dal comunicato stampa (n. 43/25, reperibile in versione completa a questo link):

Affinché l’ascendente diretto del partner di un cittadino dell’Unione, che soddisfa a sua volta le condizioni previste dalla direttiva 2004/38/CE, possa beneficiare di un diritto di soggiorno derivato, egli deve dimostrare di essere, sia alla data della sua domanda di carta di soggiorno, presentata diversi anni dopo il suo arrivo nello Stato membro ospitante, sia alla data di tale arrivo, a carico di tale cittadino dell’Unione e/o di tale partner.
Qualora tali condizioni siano soddisfatte, detto ascendente diretto beneficia, in forza del diritto dell’Unione, di un diritto di soggiorno che non dipende dal rilascio di una carta di soggiorno e dalla regolarità del soggiorno in applicazione della normativa nazionale. Di conseguenza, tale diritto non può essergli negato per il motivo che egli soggiorna, secondo il diritto nazionale, in modo irregolare nel territorio dello Stato membro in cui sono stabiliti il cittadino dell’Unione raggiunto e il partner di quest’ultimo.
Per dimostrare che, al momento del suo arrivo nello Stato membro ospitante, era «a carico» ai sensi del diritto dell’Unione, tale ascendente diretto deve poter produrre, a sostegno della sua domanda, documenti rilasciati in passato e attestanti l’esistenza di una situazione di dipendenza nel suo paese d’origine alla data in cui ha fisicamente raggiunto tale cittadino dell’Unione e il partner di quest’ultimo. Tali documenti non possono essere
considerati troppo risalenti.

La sentenza è reperibile in versione integrale a questo link.

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From the press release (no. 43/25, available in full version at this link):

In order for the direct relative in the ascending line of the partner of a Union citizen, who
himself or herself satisfies the conditions laid down by Directive 2004/38/EC, to be able to enjoy a derived right of residence, he or she must demonstrate that he or she is, both on the date of his or her residence card application, submitted several years after his or her arrival in the host Member State, and on the date of that arrival, dependent on that Union citizen and/or partner.
Where those conditions are satisfied, that direct relative in the ascending line enjoys, under EU law, a right of residence which does not depend on the issue of a residence card and on the legality of the residence pursuant to national legislation. Consequently, that right cannot be refused to him or her on the ground that he or she resides, according to national law, illegally in the territory of the Member State in which the Union citizen being joined and the partner of that citizen are established.
In order to demonstrate that he or she was, at the time of his or her arrival in the host Member State, ‘dependent’ within the meaning of EU law, that direct relative in the ascending line must be able to produce, in support of his or her application, documents issued in the past attesting to the existence of a situation of dependence in his or her
country of origin on the date on which he or she physically joined that Union citizen and that partner. Those documents cannot be deemed too old.

The judgment is available in full version at this link.