Dal comunicato stampa (n. 52/25, reperibile in versione completa a questo link):
Sebbene la definizione dei requisiti per la concessione e la perdita della cittadinanza di uno Stato membro rientri nella competenza nazionale, tale competenza deve essere esercitata nel rispetto del diritto dell’Unione. Il vincolo di cittadinanza con uno Stato membro si basa su un rapporto specifico di solidarietà, lealtà e reciprocità dei diritti e dei
doveri tra lo Stato e i suoi cittadini. Quando uno Stato membro concede la cittadinanza, e quindi automaticamente la cittadinanza dell’Unione, come contropartita diretta di investimenti o di pagamenti predeterminati mediante una procedura avente natura di transazione, esso viola manifestamente tali principi. Una tale «commercializzazione»
dello status di cittadino è incompatibile con la concezione fondamentale della cittadinanza dell’Unione definita dai trattati. Essa viola il principio di leale cooperazione e mette a repentaglio la fiducia reciproca tra gli Stati membri in merito all’attribuzione della loro cittadinanza, fiducia che è sottesa all’istituzione della cittadinanza dell’Unione nei trattati.
La sentenza è reperibile in versione integrale a questo link.
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From the press release (no. 52/25, available in full version at this link):
While the definition of the conditions for granting and losing the nationality of a Member State is a matter of national competence, that competence must be exercised consistently with EU law. The bond of nationality with a Member State is based on a specific relationship of solidarity, good faith and the reciprocity of rights and duties between the State and its citizens. Where a Member State grants nationality, and thus automatically Union citizenship, in direct exchange for predetermined investments or payments through a transactional procedure, it manifestly infringes those principles. Such ‘commercialisation’ of citizenship is incompatible with the basic concept of Union citizenship as defined by the Treaties. It infringes the principle of sincere cooperation and jeopardises the mutual trust between Member States concerning the grant of their nationality, which governed the establishment of Union citizenship in the Treaties.
The judgment is available in full version at this link.