Dal comunicato stampa (n. 194/24, reperibile in versione completa a questo link):
Il diritto dell’Unione conferisce il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni locali ed europee ai cittadini dell’Unione che risiedono in uno Stato membro senza averne la cittadinanza. L’esercizio effettivo di tale diritto richiede che tali cittadini possano avere pari accesso ai mezzi di cui dispongono i cittadini di tale Stato membro per esercitare questo stesso diritto. Considerato che l’appartenenza a un partito politico contribuisce sostanzialmente all’esercizio dei diritti elettorali conferiti dal diritto dell’Unione, la Corte di giustizia ritiene che la Repubblica ceca e la Polonia abbiano violato tale diritto negando ai cittadini dell’Unione che risiedono in tali Stati membri senza esserne cittadini il diritto di divenire membri di un partito politico. La loro adesione ad un partito politico non è tale da pregiudicare l’identità nazionale della Repubblica ceca o della Polonia.
Le due sentenze sono reperibili in versione integrale ai seguenti link
***
From the press release (no. 194/24, available in full version at this link):
EU law confers on EU citizens residing in a Member State of which they are not nationals the right to vote and to stand as a candidate in local and European elections. If that right is to be exercised effectively, those citizens must be afforded equal access to the means available to nationals of that Member State for the purpose of exercising that right. Given that membership of a political party contributes significantly to the exercise of the electoral rights conferred by EU law, the Court of Justice finds that the Czech Republic and Poland infringed EU law by denying EU citizens who reside in those Member States but are not nationals thereof the right to become members of a political party. Their membership of a political party is not such as to undermine the national identity of the Czech Republic or Poland.
The two judgments are available in full version at the following links